Turismo odontoiatrico: la salute orale low cost

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Articolo originale visitabile su :http://www.telemeditalia.it/it/ej-salute/content/entry/0/181/2673/turismo-odontoiatrico-la-salute-orale-low-cost.html

Andare in vacanza fa bene alla salute, abbinare a questa un trattamento medico ancora di più: un’idea ce la possiamo fare pensando alle terme e ai centri benessere, ma anche ai viaggi in Brasile per sottoporsi alla chirurgia estetica. Da tempo però la parola turismo odontoiatrico è diventata sinonimo di un’esigenza di salute orale che sfocia anche e soprattutto nel risparmio. Ma di cosa si tratta di preciso? Quali garanzie di sicurezza? E soprattutto perché si risparmia effettivamente così tanto? Abbiamo cercato di farci un’opinione concreta mettendo a confronto su due esperti, il Dott Enzo Lozzi, pioniere del Turismo odontoiatrico in Serbia e Romania e il dottor Gianfranco Prada presidente ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani).

Il Dottor Lozzi, stomatologo e medico dentista (nonché Opinion Leader per Serbia e Romania della Normadent (MI) per impianti dentali) ha da tempo avviato una rete che offre Turismo Odontoiatrico in Serbia e Romania, (non l’unica, ma una delle più note) e ci racconta come funziona.

“Il tutto è nato nel 2003 e dunque è già ampliamente rodato. Nei Paesi in questione la vita costa notevolmente meno che in Italia, per cui abbiamo pensato di offrire la qualità di un servizio equivalente a quello degli studi dentistici italiani a costi ridotti anche del 60%. Chi è interessato, contattando il nostro sito internet viene invitato in uno studio dentistico della Rete di studi Odontoiatrici Erident s.a.s, situati sul territorio italiano per effettuare una visita gratuita: qui può ottenere un preventivo comprensivo di viaggio e soggiorno in hotel a 5 stelle, oltre che assistenza personale in lingua italiana per tutta la durata della permanenza all’estero.”

Quali garanzie però? Come ci si può fidare?

“Il numero dei nostri pazienti è cresciuto anno dopo anno grazie al passaparola, ma l’unica garanzia non è quella del “conoscente” che ha già usufruito dei nostri servizi. Di fatto la nostra organizzazione clinica lavora secondo normative e materiali certificati CEE di cui forniamo al paziente tutta la documentazione di attestata qualità. In più offriamo la garanzia di 5 anni sui lavori effettuati. Emettiamo inoltre una regolare ricevuta fiscale che si può detrarre, esattamente come in Italia”.

E se si sviluppa un problema dopo pochi giorni dal rientro a casa?

“Abbiamo l’assistenza sul territorio italiano ovviamente, sempre negli studi convenzionati”.

Come è possibile mantenere prezzi così bassi con professionisti qualificati, materiali certificati, viaggio aereo ed albergo compresi?

“L’igiene orale, l’estetica e la funzionalità della bocca passano in secondo piano in Italia nell’ambito della salute generale dell’individuo a causa dei prezzi alti (ndr lo conferrma anche il rapporto Osservasalute 2011). Potrei dire che noi non siamo “predatori”, ma la colpa non è dei professionisti italiani, a volte così ritenuti. La pressione fiscale in Italia è molto più alta che qui e gioca un ruolo determinante su ogni fronte: non solo le tasse personali da pagare, ma anche i costi di gestione di uno studio o una clinica (il personale, l’energia elettrica, ecc), tutto qui è estremamente più accessibile. C’è una forte crisi economica in Europa, occorre adattarsi”.

Di simile opinione è anche il Dottor Prada, presidente ANDI che però spiega:

“Oggettivamente, le cure odontoiatriche in Romania costano molto meno, anche 1/5 e questo dipende da una questione di costi di gestione: dando per scontata la qualità dei materiali utilizzati, pensiamo solo al personale di assistenza. Uno stipendio da noi incide almeno 10 volte di più. Non c’è competizione possibile”.

Dunque nessuna possibilità di abbassare i prezzi in Italia, di adattarsi alla crisi?

“Da tempo l’ANDI ha attivato un iter di odontoiatria sociale, con dei prezzi speciali per determinate problematiche odontoiatriche (prestazioni di base: estrazione denti, protesi mobili, ablazione del tartaro, ecc.) per persone a basso reddito. Stiamo inoltre cercando di dare vita a nuove situazioni, ad esempio gruppi di acquisto che aggreghino vari studi dentistici per ottenere degli sconti sul materiale. Come noto, inoltre facciamo molta informazione sulla prevenzione (che aiuta a contenere i costi ndr) offrendo visite gratuite (Ottobre ad esempio è il mese della prevenzione dentale). Ma lo scarto con i costi in Romania è duro da superare”.

Facciamo qualche esempio concreto di prezzi. La pulizia dei denti in Italia costa in media 100-125 euro. Con il progetto di odontoiatria sociale dell’Andi 80 euro ed attraverso il Turismo odontoiatrico tra le 40 e le 60 euro, viaggio compreso. Chiaramente, a meno che l’obiettivo non sia la vacanza, il viaggio si fa per lavori ben più importanti che riguardano l’implantologia e le protesi fisse.

“Un preventivo per impianti in titanio e capsule da noi può costare 13.000 euro-conferma Lozzi- mentre i preventivi equivalenti (per numero di elementi) in Italia arrivano a sfiorare i 30.000 euro”.

La chirurgia implantologica. Un nuovo capitolo, tempi, igiene, struttura: ancora, quali garanzie? Oltre al fatto che lei ha già all’attivo più di 1.300 impianti?

“Tendiamo a concentrare tutti i tempi della lavorazione protesica e la rapidità è uno degli altri aspetti che contraddistingue i nostri servizi. In pochi giorni, grazie alle nuove metodiche di mini impianti a carico immediato, si può avere una bocca nuova. Ma ci occupiamo anche di altre problematiche di chirurgia orale, dalle resezioni mandibolari ai rialzi dei seni mascellari, fino ai tumori della bocca. Questi tipi di interventi si eseguono presso l’Ospedale Militare di Novi-Sad in Serbia, dove impegno la mia maggiore attività. Qui abbiamo oltre l’igiene e la sicurezza, anche personale qualificato ed un team completo per la sala operatoria dove sono presenti anestesista e cardiologo oltre che il chirurgo odontoiatra. In Romania invece siamo soliti inviare pazienti che necessitano di cure più semplici, meno invasive.”

Quali accortezze e riflessioni prima di imbarcarsi nel turismo odontoiatrico? Risponde il dottor Prada, facendo un discorso generale, riferito a tutte le organizzazioni che si occupano di turismo odontoiatrico e non quella specifica del dr. Lozzi.

“Biologicamente non è possibile mettere impianti e rimandare il paziente a casa con la protesi fissa. Occorre verificare prima che vi sia un’assistenza post operatoria in Italia. Lo stesso vale in generale per la parte protesica. Bisogna essere inoltre certi di chi opera e lavora all’estero, che siano persone effettivamente laureate e qualificate. In queste occasioni si dimentica sempre il “diritto internazionale”: nell’eventualità di un problema serio e di un contenzioso legale la normativa diventa complessa da gestire e soprattutto molto onerosa, una eventuale causa da affrontare, a tal punto che spesso bisogna rinunciare. Insomma, non bisogna andare alla cieca tanto per risparmiare: occorre farsi consigliare da chi ci è già stato, persone fidate, conosciute. Nel rapporto medico-paziente è fondamentale il rapporto di fiducia e questo discorso è particolarmente valido con il dentista. E’ ciò che è emerso da un nostro recente sondaggio svolto in tutta Italia, in cui si è parlato anche del turismo odontoiatrico. L’11 % ha dichiarato di esserne interessato ed il 6% circa di averlo praticato. Non una cifra che ci preoccupa come garanzia, ma neppure poche persone. Di questi però c’è un 50% che ha dichiarato di non voler ripetere l’esperienza”.

Dunque è questione di fortuna o comunque di attenzione nell’aver scelto la giusta organizzazione (come pure per l’odontoiatra italiano).